Cara Federciclismo, caro CT, troppo facile criticare gli azzurri XCO senza fare auto critica

L'articolo pubblicato sul sito ufficiale della Federciclismo mi ha lasciato molto perplesso. Non si era mai vista una Federazione/Commissario Tecnico criticare le prestazione dei sui corridori. Troppo facile, caro CT, scaricare la colpa sugli atleti che comunque hanno messo in strada tutto il loro impegno.
Perchè non viene fatta una seria auto critica tecnica e organizzativa per valutare la performance dei nostri azzurri che portato a questa disfatta?

Perchè la nostra Nazionale non è in grado di costruire un'atleta forte da ambire al podio?

Queste potrebbero essere delle tante domande che potrei fare ai vertici tecnici della nazionale. Non accetto la superficiale esternazione del CT Mirko Celestino che dichiara: «Non cerchiamo scuse, è stata una brutta gara. Devo dire che questi non sono i nostri veri valori. Contiamo su atleti che solitamente entrano nella top 10 di Coppa del Mondo. Sapevamo che per una medaglia era (?) molto dura, ma speravamo in qualcosa di meglio oggi. Difficile pensare ad un risultato peggiore».

Ci sono così tanti proverbi sulla "speranza" che tutti conosciamo e che quindi evito di portare a galla per non cadere, anche io, nel ridicolo. 
Nel ciclismo, come Lei ben sa, non si pedala con la speranza ma bensì con la programmazione, preparazione, allenamento, sacrificio, strutture, mezzi e organizzazione. Ci vogliono investimenti non chiacchiere e distintivi.

Io al suo posto mi dimetterei ma non per la prova sottotono della sua nazionale ma perchè la Federazione sembra non essere in grado di organizzare e di garantire il dovuto sviluppo. Sulla scia delle sue dichiarazioni, i nostri azzurri possono andare a gareggiare anche da soli!

Ci spieghi i veri motivi per cui i ragazzi non hanno sfoderato le loro migliori prestazioni, e ci faccia sapere quali saranno le sue concrete soluzioni che sottoporrà alla nuova presidenza.

Buon lavoro.

Walter Pettinati


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